BO/Bologna
Bologna (BO) – Spacciavano davanti a una scuola dell’infanzia: arrestati
I servizi antidroga che i Carabinieri della Compagnia Bologna Centro svolgono quotidianamente in città hanno portato all’arresto di altri tre spacciatori, tutti con precedenti di polizia, disoccupati e senza fissa dimora.
Si tratta di un marocchino di 28 anni, finito in manette per aver tentato di piazzare una dose di hashish a un Carabiniere del Nucleo Operativo che, in abiti civili, era stato scambiato per un potenziale cliente in cerca di droga.
Davanti a una scuola dell’infanzia, invece, due senegalesi di 21 e 30 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia, perché sopresi a spacciare marijuana a un 16enne, che a seguito dell’insistenza di uno dei due senegalesi, non sapendo fronteggiare la situazione e spaventato, ha comprato 5 euro di marijuana.
In attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, il marocchino è stato rinchiuso nelle celle della caserma Carabinieri di San Lazzaro di Savena, mentre i due senegalesi sono stati tradotti in carcere.

I servizi antidroga che i Carabinieri della Compagnia Bologna Centro svolgono quotidianamente in città hanno portato all’arresto di altri tre spacciatori, tutti con precedenti di polizia, disoccupati e senza fissa dimora.
Si tratta di un marocchino di 28 anni, finito in manette per aver tentato di piazzare una dose di hashish a un Carabiniere del Nucleo Operativo che, in abiti civili, era stato scambiato per un potenziale cliente in cerca di droga.
Davanti a una scuola dell’infanzia, invece, due senegalesi di 21 e 30 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia, perché sopresi a spacciare marijuana a un 16enne, che a seguito dell’insistenza di uno dei due senegalesi, non sapendo fronteggiare la situazione e spaventato, ha comprato 5 euro di marijuana.
In attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, il marocchino è stato rinchiuso nelle celle della caserma Carabinieri di San Lazzaro di Savena, mentre i due senegalesi sono stati tradotti in carcere.
